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Assassini nati - Natural Born Killers, un film di Oliver Stone che smuove lo spettatore.


Tratto dal soggetto di Quentin Tarantino, il quale ha poi polemizzato, per via dell'arbitraria sceneggiatura, con Stone.

Due giovani, un ragazzo e una ragazza, seminano il panico e la morte. Sono serial killer senza scrupoli e senza una vera e propria ragione. Imprigionati dopo il 54° omicidio, diventano divi della televisione e riusciranno a fuggire.

Divertente la parodia della situation commedy per mostrare l'infanzia della protagonista e l'incontro tra i due futuri assassini. Il regista dice di essersi ispirato ad Arancia Meccanica per la scelta grottesca ma il debito maggiore lo ha con Cuore Selvaggo di Lynch. Ciò detto, il film è comunque il migliore che Stone abbia fatto da anni perché smuove lo spettatore, alimenta la discussione, cerca strade nuove passando da altre già segnate.

Sceglie l'iperrealismo rispetto a film dello stesso genere come Henry - Pioggia di sangue e Il cameraman e l'assassino. Fa una denuncia, forse un tantino retorica, nei confronti dei mass-media. Incarna la violenza spettacolo per far sì che il serpente si morda la coda.

Mischia fumetti a formati di pellicola diversi in maniera suggestiva. Fa dei chiari riferimenti alla cronaca attuale senza fare del documentarismo. Per contro, necessita di una grande maturità da parte dello spettatore. Soprattutto perché nello spettacolo caleidoscopico, che scorre come sulle montagne russe, non c'è il tempo per i più giovani di prendere le distanze dai protagonisti.

La musica è quanto mai varia, spaziando dalle atmosfere di Peter Gabriel al rock di Patti Smith, a Puccini (come già aveva fatto Kubrick), fino alla voce demoniaca di Diamanda Galas.

In un piccolo bar lungo la route 66, Mickey e Mallory Knox stanno facendo colazione quando vengono importunati da alcuni cacciatori bifolchi. Basta poco per suscitare una reazione spropositata, sadica e sanguinaria, non priva di una componente di humor nero (ad esempio Mallory per decidere se uccidere una cameriera o un cliente fa la conta con una filastrocca).

I due spietati assassini abbandonano il locale, lasciando in vita solo un uomo affinché possa raccontare che "sono stati Mickey e Mallory". Nella fuga che segue, e che si intuisce essere solo l'ultima di una lunga serie, si inserisce un flashback sull'inizio della loro storia d'amore e su come sia scaturita la loro insaziabile sete di morte e di violenza. Mallory veniva violentata dal padre, praticamente sotto gli occhi della madre incapace di reagire. Mickey, anche egli con un passato difficile (ha assistito al suicidio del padre quando era piccolo), andò in soccorso a Mallory aiutandola a uccidere i genitori e suggellando così il loro amore e la loro vocazione di assassini.

Intanto, nel corso della loro fuga, Mickey e Mallory si fermano in un motel di una piccola cittadina. Mickey stupra una ragazza presa in ostaggio e Mallory, per ripicca, si concede a un benzinaio che poi uccide.

Sulla scia ininterrotta di delitti si precipita il detective Jack Scagnetti motivatissimo a catturare i due assassini che, comprendendo di essere braccati, si sono ora diretti verso il deserto.

Qui la coppia, sotto effetto di allucinogeni, trova asilo presso un indiano del luogo, una persona circondata da un'aura misteriosa e quasi magica: sembrerebbe essere il loro angelo custode, la persona che ha il compito di redimerli dalle tremende azioni che stanno compiendo. Mickey però, durante la notte, viene colto da incubi e lo uccide per errore. Mallory allora, forse per la prima volta, si ribella di fronte a un omicidio e accusa il suo compagno di "essere un assassino senza cuore". I due, in rotta, confusi e in una fuga sempre più disperata, vengono entrambi morsi da svariati serpenti a sonagli. Mentre sono in auto alla ricerca di antidoti, passano proprio davanti al motel dove Scagnetti si è fermato in compagnia di una prostituta, che strangola senza ragione rivelandosi perverso e squilibrato come il duo di assassini che cerca. La ricerca di un antidoto è loro fatale in quanto, giunti in una farmacia, sono riconosciuti e, dopo un lungo scontro a fuoco (cui partecipa anche Scagnetti), catturati.

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A osservare da vicino tutta la storia dei due assassini innamorati, oltre alla polizia, c'è anche Wayne Gale, un vispo giornalista che conduce una rubrica televisiva intitolata American Maniacs e incentrata sui crimini degli assassini più spietati degli Stati Uniti. Wayne Gale, tramite i suoi servizi giornalistici, rende Mickey e Mallory delle vere star con tanto di fans ragazzini.

Quando, un anno dopo l'arresto, Jack Scagnetti va a visitare la coppia al penitenziario di Batonga, apprende dal rude direttore Dwight McClusky che Mickey e Mallory non sono cambiati per niente, anzi, il loro silenzio sembra li stia preparando al "gran finale" che da tanto architettano. McClusky e Scagnetti si fanno una lunga chiacchierata durante il tragitto lungo la prigione fino alla cella di Mallory. Il direttore non ha il minimo scrupolo nell'umiliare e punire duramente i detenuti alla minima infrazione. Jack gli racconta che da bambino ha assistito alla morte della madre (è stata una delle vittime di Charles Whitman) e che per questa ragione è diventato un detective specializzato in psicopatici (inoltre tali circostanze lo rendono più simile a Mickey e Mallory: anche lui cela una natura diabolica e sadica, attribuibile alla violenza cui ha assistito nell'infanzia).

Arrivati alla cella Mallory canta e dapprima sembra ignorare il direttore e il detective. Ma quando quest'ultimo si affaccia all'oblò sulla porta, la pluriassassina vi si scaglia immediatamente contro, sbattendo violentemente la testa e svenendo. Il giornalista Wayne Gale ottiene il permesso da McClusky di poter intervistare Mickey, proprio qualche ora prima che sia lobotomizzato. Durante l'intervista, Mickey spiega che è la natura che porta l'uomo a uccidere, perché l'uomo non è altro che un animale e, come tutti gli animali, ha il compito di uccidere gli altri. Wayne è costretto a bloccare l'intervista a causa di una rivolta dei carcerati della stessa prigione che hanno ascoltato ogni singola parola di Mickey all'insaputa di McClusky poiché Wayne ha mandato in onda l'intervista senza avvertire nessuno. Dopo che McClusky lascia la stanza Mickey distrae i poliziotti raccontando loro una barzelletta demenziale e, dopo aver loro abilmente sottratto un fucile a pompa, ne elimina la maggior parte, risparmiando la troupe televisiva che continua le riprese.

Mickey ora ha l'obiettivo di raggiungere Mallory, segregata in un altro piano. Mentre la rivolta ha inizio, Mallory riceve la visita di Jack Scagnetti che lascia fuori la scorta e rimane solo con lei invitandola a pensare all'ultima volta che ha fatto del sesso con Mickey, perché tra qualche ora il suo amante sarà ridotto a un vegetale (dopo l'intervista hanno intenzione di lobotomizzarli entrambi). Mallory sembra indifferente a tutto ma rivela a Jack di non pensare ad altro che al sesso. Quindi, dopo averlo sedotto lo aggredisce selvaggiamente, ma i poliziotti irrompono e la bloccano. Jack inizia a spruzzarle addosso dello spray al peperoncino. Dopo un lungo e sanguinario percorso attraverso i corridoi infestati dai detenuti impazziti, Mickey arriva alla cella di Mallory. Qui ha luogo lo scontro tra Scagnetti e Mickey e la morte del detective per mano di Mallory. Segue una lunga ed estenuante lotta tra i poliziotti e i carcerati al termine della quale Mickey e Mallory riescono a evadere dal penitenziario grazie a un detenuto che li guida, prendendo come ostaggio un poliziotto e anche Wayne Gale, che continua a trasmettere tutto in diretta Tv. McClusky viene ucciso dai carcerati che aveva sempre vessato e trattato come bestie.

Giunti in un grande spiazzo aperto, lontano dai poliziotti, Wayne racconta che Mallory ha ucciso il poliziotto che avevano preso in ostaggio e gettato il suo corpo per strada. Del detenuto misterioso che ha aiutato i due assassini non c'è più traccia. Wayne fa alcune domande alla coppia riguardo al loro futuro da liberi. Dopo aver spiegato i loro progetti, Mickey decide di uccidere Wayne. L'uomo lo supplica di non premere il grilletto e di risparmiarlo ma Mickey, sempre sotto lo sguardo delle telecamere, non desiste dal suo intento e addirittura lo convince lasciandolo senza motivazioni per controbattere (normalmente lui e Mallory lasciano sempre una persona viva per raccontare le loro gesta, ma in questo caso c'è la telecamera) e lo uccide non prima di aver spiegato che "È come Frankenstein che uccide il dottor Frankenstein". La frase serve a esplicitare il concetto alla base del film[senza fonte]: la violenza è figlia dei mass media, che la glorificano e l'osannano per ottenere ascolti e lucro. Mentre i due si allontanano, la telecamera si spegne e si vede una carrellata di fatti di cronanaca nera in tv (compresi il processo a O.J. Simpson e l'intervista a Rodney King).

Sulle note di The Future di Leonard Cohen, Mickey e Mallory viaggiano per un'autostrada statunitense a bordo di un camper, con i loro bambini, segno che hanno cambiato vita.

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Interpreti e personaggi.

    Woody Harrelson: Mickey Knox
    Juliette Lewis: Mallory Knox
    Robert Downey Jr.: Wayne Gale
    Tommy Lee Jones: guardiano Dwight McClusky
    Tom Sizemore: detective Jack Scagnetti
    Rodney Dangerfield: Ed Wilson, padre di Mallory
    Ed White: cowboy
    Richard Lineback: Sonny
    Lanny Flaherty: Earl
    Edie McClurg: madre di Mallory
    Sean Ali Stone: Kevin
    Russell Means: vecchio indiano
    Arliss Howard: Owen
    Steven Wright: dottor Emil Reingold
    Dale Dye: Dale Wrigley
    Edward Conna: Gerald Nash
    O-Lan Jones: Mabel
    Lorraine Farris: Mignolo, la prostituta
    Everett Quinton: Wurlitzer
    Pruitt Taylor Vince: Kavanaugh
    Joe Grifasi: Homolka
    Robert Swan: vicesceriffo Napalatoni
    Louis Lombardi: Sparky
    Balthazar Getty: Inserviente al distributore di benzina
    Glen Chin: Farmacista
    Mark Harmon: Mickey (vers. televisiva)
    Corinna Everson: Mallory (vers. televisiva)
    Kirk Baltz: Roger
    Phil Neilson: padre di Mickey
    Sally Jackson: madre di Mickey
    Brian Barker: Mickey da giovane
    Corinna Laszlo: Emily, la ragazza in ostaggio
    Evan Handler: David
    Maria Pitillo: Deborah
    Jared Harris: ragazzo londinese
    Paul Dillon: detenuto che guarda Mickey in tv
    Marshall Bell: un secondino
    Don Murphy: un secondino
    Adrien Brody: membro della troupe di Wayne

Assassini

Doppiatori italiani.

    Roberto Pedicini: Mickey Knox
    Laura Boccanera: Mallory Knox
    Loris Loddi: Wayne Gale
    Renzo Stacchi: guardiano Dwight McClusky
    Massimo Corvo: detective Jack Scagnetti
    Sergio Fiorentini: Ed Wilson, padre di Mallory
    Vittorio Battarra: Sonny
    Gianni Musy: Earl
    Paila Pavese: Madre di Mallory
    Luca Dal Fabbro: Owen
    Michele Kalamera: Dale Wrigley
    Corrado Conforti: Gerald Nash
    Silvia Pepitoni: Mabel
    Stella Musy: Mignolo, la prostituta
    Oliviero Dinelli: Wurlitzer
    Enzo Avolio: Kanaugh
    Goffredo Matassi: vicesceriffo Napalatoni
    Fabrizio Vidale: Sparky
    Francesco Meoni: Farmacista
    Francesco Prando: Mickey (vers. televisiva)
    Laura Boccanera: Mallory (vers. televisiva)
    Christian Iansante: Roger

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