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Serial killer cinematografici (1a parte).

I serial killer nella finzione cinematografica da sempre hanno assunto un ruolo rilevante nel cinema horror. Sin dagli albori della cinematografia, infatti, la figura dello scienziato pazzo (Dr. Henry Jekyll, Dr. Mabuse) o del criminale dotato di poteri paranormali o frutto della perversione di un suo creatore (Dracula, Frankenstein, uomo invisibile) o più semplicemente scherzo della natura (uomo lupo, mostro della laguna nera), ha sviluppato la creatività di registi e sceneggiatori. Già dai primi anni trenta un'importante casa cinematografica, la Universal Pictures, fece di questi personaggi un suo cavallo di battaglia, lanciando nei cinema i famigerati Mostri della Universal.

È stato sul finire degli anni settanta, però, e in tutti gli anni ottanta e seguenti che una serie di criminali, prevalentemente adusi all'omicidio di serie, ha creato una sfilza di saghe cinematografiche. Hannibal-Lecter1_thumb[2]

Ecco quindi nascere i personaggi di Jason Voorhees, Michael Myers e Freddy Krueger. Questi tutti, in un certo modo, sono riconducibili alle gesta del primo vero serial killer, che diede vita a una serie di film, che la cinematografia ricordi e cioè l'hitchcockiano Norman Bates (interpretato dall'attore Tony Perkins) protagonista del film di Alfred Hitchcock Psyco (1960).

Ma ancor prima di Bates (nel 1931), i crimini seriali di Hans Beckert in M - Il mostro di Düsseldorf di Fritz Lang, "Mr. Owen" in Dieci piccoli indiani (1945) di René Clair e Harry Powell in La morte corre sul fiume (1955) di Charles Laughton facevano la loro comparsa nei cinema.

Jekyll e Hyde.

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Henry Jekyll è uno scienziato che durante i suoi studi sulla psiche umana riesce, miscelando particolari ingredienti chimici, a mettere a punto una pozione che può separare le due nature dell'animo umano, quella buona e quella malvagia. La sua personalità diventa così scissa in due metà speculari che, alternativamente, bevendo la pozione o l'antidoto, prendono possesso del suo corpo, trasfigurandone anche l'aspetto. Ma le due identità sono contrapposte sia nel modo di apparire che in quello di essere: Dottor Jekyll infatti è rispettabile ed educato, con le mani "pulite", alto, Hyde al contrario è malvagio, basso, con le braccia corte e le mani pelose e tozze; ha tutte le sembianze di un uomo primitivo.

Il personaggio è stato creato nel 1886 dalla penna di Robert Louis Stevenson e compare per la prima volta nel romanzo Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde.

Nel libro di Stevenson (e questo fatto non verrà quasi mai rappresentato in molte delle versioni cinematografiche, come ad esempio nella più famosa di tutte Il dottor Jekyll e Mr. Hyde con Spencer Tracy nel ruolo di Jekyll/Hyde) egli si innamora di Muriel Carew, figlia proprio della prima vittima di Hyde, il generale Danvers Carew.

Norman Bates.

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Norman Bates è un personaggio fittizio creato dallo scrittore Robert Bloch, protagonista della serie di romanzi Psyco; sconvolto dalla morte della madre Norma Bates, da lui stesso uccisa per gelosia, ne ha assunto la personalità fino al punto di travestirsi da donna prima di compiere gli omicidi di cui si macchia, oltre che a tenerne il corpo impagliato.

Anthony Perkins ha interpretato Norman Bates per 30 anni nei quattro film della serie Psycho tra il 1960 e il 1990, mentre nel remake di Gus Van Sant del 1998 il personaggio è stato interpretato da Vince Vaughn. Nelle pellicole, la personalità di Bates è scissa in lui e sua madre, nei romanzi anche in sé stesso bambino. Come Leatherface anch'egli è ispirato alla figura di Ed Gein.

Leatherface.

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Leatherface (o, talvolta, Faccia di cuoio per le versioni italiane) è il serial killer della saga di film horror "Non aprite quella porta", fu creato da Tobe Hooper e per la prima volta rappresentato dall'attore Gunnar Hansen. Il suo vero nome è Jedidiah Sawyer e nel rifacimento Thomas Hewitt. L'assassino non appare mai senza la sua maschera di pelle che nasconde la sua faccia sfigurata da una malattia. Faccia di cuoio è inoltre diverso da ogni altro cattivo dei film dell'orrore, in quanto non commette i suoi crimini perché malvagio o sadico; egli è solamente ritardato mentalmente e per questo costretto dalla sua famiglia a commettere questi atti brutali. Il personaggio è ispirato al reale serial killer Ed Gein.

Faccia di cuoio veste principalmente tre maschere: la "Maschera da Assassino", la "Maschera da Nonna" e la "Maschera da Ragazza Dolce", le quali riflettono la sua personalità nel momento della scena.

Michael Myers.

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Michael Myers (conosciuto anche come The Shade - tradotto in L'ombra) è un personaggio fittizio e il principale protagonista della saga di Halloween; John Carpenter e Debra Hill concepirono il personaggio per il film, che originariamente doveva intitolarsi The babysitter murders.

Myers non parla mai e la sua faccia da adulto si vede di rado nelle pellicole. Nella prima stesura del copione, egli indossava la maschera del Capitano Kirk, che venne modificata allargando i buchi degli occhi, togliendo i capelli e dipingendo di bianco la pelle. Il personaggio indossa una divisa blu scuro da meccanico e stivali neri. Le maschere seguenti, differenti per ogni pellicola, si basano sulla maschera originale. Michael Myers è stato interpretato da vari attori di altezza notevolmente diversa, dai 178 cm di Nick Castle, suo primo interprete, ai 206 cm di Tyler Mane nei 2 episodi reboot di Rob Zombie.

Questo modo di rappresentarlo sempre di più come un uomo molto possente sta a voler dimostrare la sua forza sovrumana insieme al suo comportamento da animale quando è in cerca di vittime: di conseguenza, egli perde tutte le caratteristiche dell'animo umano. Egli è una rappresentazione iconografica del Male, apparentemente imbattibile.

Carpenter lo chiamò così per gratitudine a un Michael Meyers realmente esistito, che era stato il distributore europeo della sua seconda pellicola, Distretto 13: le brigate della morte.

Jason Voorhees.

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Jason Voorhees è il personaggio nato dalla fantasia di Sean S. Cunningham e protagonista di 10 episodi (più uno spin-off e un remake) della saga di Venerdì 13.

Jason è vestito con una camicia a quadri, dei jeans e, dal terzo film in poi, una maschera da portiere di hockey (nel secondo, dove compare per la prima volta da adulto, indossa un sacco di juta intrecciata), inoltre porta sempre con sé un grosso machete. In molti film dimostra di avere forza e resistenza sovrumane. L'attore che lo ha interpretato il maggior numero di volte è lo stuntman Kane Hodder che è stato Jason dal VII a X capitolo.

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