Victor Hugo
I suoi scritti giunsero a ricoprire tutti i generi letterari, dalla poesia lirica al dramma, dalla satira politica al romanzo storico e sociale, suscitando consensi in tutta Europa.
Victor Hugo ha scritto nove romanzi. Essi coprono l'intero arco della sua vita, dal primo, Bug-Jargal, scritto quando aveva sedici anni, all'ultimo, Novantatré. I suoi romanzi toccano inoltre tutti i generi letterari, senza che sia possibile dare di essi una definizione univoca.
I primi romanzi nascono negli anni del grande successo di Walter Scott; ma nonostante che l'ispirazione primaria sia quella del romanzo storico, Hugo non perde mai una certa indipendenza e relatività: in lui, l'attualità fa sempre capolino dietro la storia. Così è in Han d'Islanda (1823) e in Bug-Jargal (1826); così è soprattutto per il suo primo grande capolavoro, Notre-Dame de Paris, del 1831, affresco della Parigi medievale e della sua cattedrale gotica, che riprende dai drammi degli stessi anni la tendenza alla mescolanza degli stili, dei registri, alla compenetrazione di sublime e grottesco, in particolare nel personaggio di Quasimodo.
L'attenzione ai problemi dell'attualità sociale prende corpo in appassionate lotte contro l'ingiustizia e l'oscurantismo: L'ultimo giorno di un condannato a morte (1829) e Claude Gueux (1834) sono allo stesso tempo romanzi storici e sociali impegnati in una lotta — l'abolizione della pena di morte — che supera i limiti della finzione. Così è anche per I miserabili (1862), che esce in pieno periodo realista ma che da esso riprende pochi elementi: quest'immenso successo popolare oscilla tra tutti i generi, dal melodramma al didattico.
Con I lavoratori del mare (1866) e L'uomo che ride (1869), l'autore si riavvicina all'estetica romantica dei primi scritti, dominata da personaggi deformi, mostruosi, e da una natura spaventosa. Più vicino alla storia è invece l'ultimo romanzo, Novantatré (1874), che mette in scena un tema molto caro all'autore: il ruolo fondante della Rivoluzione francese nella coscienza letteraria, politica, sociale e morale del XIX secolo.
Caratteristica portante di tutti i romanzi di Hugo — come in generale di quasi tutta la sua produzione — è di non fermarsi mai alla semplice piacevolezza: essi sono sempre al servizio di un'idea. Questo dà conto delle numerose e spesso lunghe digressioni che interrompono la narrazione, come quelle sulla miseria materiale e morale ne I miserabili. Ad avvicinarli ai drammi sono invece lo scontro costante dei protagonisti con l'esterno, con un'implacabile fatalità che talvolta deriva dalla società, talvolta dalla storia, talvolta anche dalla natura: ne deriva un avvicinamento al sublime, all'epopea di una lotta titanica e tragicamente destinata a fallire. Ma l'autore sa essere vicino anche alla vita povera e quotidiana degli umili, senza mai sconfinare in un asciutto realismo.
Sono quasi un centinaio gli adattamenti per il cinema, dei quali più di quaranta sono tratti da I miserabili (vedi), seguito da vicino da Notre-Dame de Paris (vedi). Questi film sono una delle prove più lampanti dell'universalità di Victor Hugo, adattato in numerosi paesi: Stati Uniti d'America (Don Caesar de Bazan, tratto da Ruy Blas, 1915), Inghilterra, India (Badshah Dampati, tratto da Notre-Dame de Paris, 1953), Giappone (Re Mizeraburu: Kami To Akuma, I miserabili trasposto in un'ambientazione giapponese, 1950), Egitto (Al Bo'asa, sempre da I miserabili, 1978), Italia (L'uomo che ride, da L'uomo che ride, 1966), Francia ecc.
Già nei primi anni del Novecento appaiono sullo schermo versioni cinematografiche tratti dai suoi romanzi: nel 1909, David Wark Griffith firma la regia e la sceneggiatura di A Fool's Revenge, adattamento di Il re si diverte.
Hugo è stato adattato anche in cartoni animati, come ne Il gobbo di Notre-Damedella Disney, 1996, o I miserabili, film d'animazione giapponese del 1979.
A questi si aggiungono i film ispirati alla vita dello scrittore, dei quali Adèle H., una storia d'amore di François Truffaut è uno dei più noti.
Non bisogna dimenticare, nella vasta produzione di Victor Hugo, i suoi disegni: egli è un autodidatta e non esita a sperimentare nuove tecniche e nuovi ingredienti, dall'inchiostro al caffè, al carbone, usando anche fiammiferi e piume al posto dei pennelli.
Generalmente le sue opere sono di media taglia e servono nella maggior parte dei casi a illustrare i suoi scritti, oppure come regali da inviare agli amici in ricorrenze speciali. Quest'arte è per lui principalmente un passatempo.
Inizialmente i suoi lavori sono nettamente realistici, salvo poi acquisire una dimensione più fantastica con l'esilio e il suo confronto "mistico" con il mare. Questa sua tendenza gli varrà molte lodi: Charles Baudelaire ebbe a dire: « Non ho trovato presso gli espositori del Salone la magnifica immaginazione che cola dai disegni di Victor Hugo come il mistero dal cielo. Parlo dei suoi disegni a china, perché è fin troppo evidente che, in poesia, il nostro poeta è il re dei paesaggisti. »
Opere.
Victor Hugo fu uno scrittore instancabile; la sua opera comprende soprattutto componimenti poetici, drammi, romanzi, oltre a testi di carattere letterario, politico o filosofico, e a un consistente epistolario. È autore anche di numerosi disegni e di alcuni dipinti. Le opere di Hugo furono illustrate da diversi incisori, fra i quali spicca per efficacia François Chifflart.
(FR)
« L'ensemble de mon œuvre fera un jour un tout indivisible. […] Un livre multiple résumant un siècle, voilà ce que je laisserai derrière moi. »
(IT)
« L'insieme della mia opera un giorno sarà come un tutto indivisibile. […] Un libro molteplice che sintetizzi un secolo, ecco quello che lascerò dietro di me. »
(Lettera del 9 dicembre 1859)
Lista delle opere in ordine cronologico:
Odi e poesie diverse (Odes et poésies diverses, poesia, 1822)
Han d'Islanda (Han d'Islande, romanzo, 1823)
Nuove odi (Nouvelles Odes, poesia, 1824)
Bug-Jargal (romanzo, 1826)
Odi e ballate (Odes et ballades, poesia, 1826)
Cromwell (dramma, 1827)
Le orientali (Les Orientales, poesia, 1829)
L'ultimo giorno di un condannato a morte (Le Dernier Jour d'un condamné, romanzo, 1829)
Hernani (dramma, 1830)
Notre-Dame de Paris (romanzo, 1831)
Notre-Dame de Paris è uno dei romanzi a sfondo storico più famosi di Victor Hugo.
Pubblicato nel 1831, all'età di 29 anni, fu il primo grande successo dello scrittore francese.
Venne infatti immediatamente accolto con amplissimo successo, superando senza problemi le possibili censure del tempo.
Il successo del romanzo all’epoca fu enorme, consacrando Hugo come uno dei più grandi scrittori romantici dell’Ottocento (dopo le opere teatrali del Cromwell del 1827 e dell’Hernani del 1830) e imponendosi nell’immaginario collettivo per la monumentale ricostruzione di Parigi (come poi sarà per la Parigi primo-ottocentesca de I Miserabili) e della sua cattedrale.
Marion Delorme (dramma, 1831)
Le foglie d'autunno (Les Feuilles d'automne, poesia, 1831)
Il re si diverte (Le Roi s'amuse, dramma, 1832)
Lucrezia Borgia (Lucrèce Borgia, dramma, 1833)
Maria Tudor (Marie Tudor, dramma, 1833)
Letteratura e filosofia insieme (Littérature et philosophie mêlées, 1834)
Claude Gueux (romanzo, 1834)
Studio su Mirabeau (Etude sur Mirabeau, saggio, 1834)
Angelo, tiranno di Padova (Angelo, tyran de Padoue, dramma, 1835)
I canti del crepuscolo (Les Chants du crépuscule, poesia, 1835)
Le voci interiori (Les Voix intérieures, poesia, 1837)
Ruy Blas (dramma, 1838)
I raggi e le ombre (Les Rayons et les ombres, poesia, 1840)
Il Reno (Le Rhin, 1842)
I Burgravi (Les Burgraves, dramma, 1843)
Napoleone il Piccolo (Napoléon le Petit, poesia, 1852)
I castighi (Les Châtiments, poesia, 1853)
Lettere a Luigi Bonaparte (Lettres à Louis Bonaparte, lettere, 1855)
Le contemplazioni (Les Contemplations, poesia, 1856)
La leggenda dei secoli (La Légende des siècles, poesia, 1859)
I miserabili (Les Misérables, romanzo, 1862)
William Shakespeare (saggio, 1864)
Canzoni delle strade e dei boschi (Les Chansons des rues et des bois, poesia, 1865)
I lavoratori del mare (Les Travailleurs de la mer, romanzo, 1866)
Parigi-guida (Paris-Guide, 1867)
L'uomo che ride (L'Homme qui rit, romanzo, 1869)
L'anno terribile (L'Année terrible, poesia, 1872)
Novantatré (Quatrevingt-treize, romanzo, 1874)
I miei figli (Mes Fils, 1874)
Atti e parole - Prima dell'esilio (Actes et paroles - Avant l'exil, articoli e discorsi, 1875)
Atti e parole - Durante l'esilio (Actes et paroles - Pendant l'exil, articoli e discorsi, 1875)
Atti e parole - Dopo l'esilio (Actes et paroles - Depuis l'exil, articoli e discorsi, 1876)
La leggenda dei secoli - 2ª serie (La Légende des siècles - 2e série, poesia, 1877)
L'arte di essere nonno (L'Art d'être grand-père, poesia, 1877)
Storia di un crimine - 1ª parte (Histoire d'un crime - 1re partie, romanzo, 1877)
Storia di un crimine - 2ª parte (Histoire d'un crime - 2e partie, romanzo, 1878)
Il Papa (Le Pape, poesia, 1878)
La pietà suprema (La Pitié suprême, poesia, 1879)
Religione e religioni (Religions et religion, poesia, 1880)
L'asino (L'Ane, poesia, 1880)
I quattro venti dello spirito (Les Quatres Vents de l'esprit, poesia, 1881)
Torquemada (dramma, 1882)
La leggenda dei secoli - 3ª serie (La Légende des siècles - 3e série, poesia, 1883)
L'arcipelago della Manica (L'Archipel de la Manche, 1883)
Opere postume
Teatro in libertà (Théâtre en liberté, drammi, 1886)
La fine di Satana (La Fin de Satan, poesia, 1886)
Cose viste - 1ª serie (Choses vues - 1re série, memorie e commentari, 1887, titolo non di Hugo)
Tutta la lira (Toute la Lyre, poesia, 1888)
Alpi e Pirenei (Alpes et Pyrénées, quaderno di viaggio, 1890)
Dio (Dieu, poesia, 1891)
Francia e Belgio (France et Belgique, quaderno di viaggio, 1892)
Tutta la lira - nuova serie (Toute la Lyre - nouvelle série, poesia, 1893)
Epistolario - Tomo I (Correspondances - Tome I, lettere, 1896)
Epistolario - Tomo II (Correspondances - Tome II, lettere, 1898)
Gli anni funesti (Les Années funestes, poesia, 1898)
Cose viste - 2ª serie (Choses vues - 2e série, memorie e commentari, 1900, titolo non di Hugo)
Poscritto della mia vita (Post-scriptum de ma vie, saggi filosofici, 1901)
Ultimo fascio (Dernière Gerbe, poesia, 1902, titolo non di Hugo)
Mille franchi di ricompensa (Mille Francs de récompense, dramma, 1934)
Oceano. Ammasso di pietre (Océan. Tas de pierres, poesia, 1942)
Pietre (Pierres, 1951)