Il Delitto perfetto
Delitto perfetto (A Perfect Murder) è un film del 1998 diretto da Andrew Davis, remake de Il delitto perfetto di Alfred Hitchcock del 1954.
Con il precedente film di Hitchcock ha in comune soltanto la derivazione dalla pièce teatrale Dial M for Murder (1952) di F. Knott, peraltro radicalmente ristrutturata nella sceneggiatura di Patrick Smith Kelly. Con personaggi ridotti a meccaniche funzioni narrative è un film di provetto e anodino mestiere perfettamente in linea con le convenzioni del cinema hollywoodiano degli anni '90. Davis conferma una vecchia regola: da un ex direttore della fotografia raramente nasce un regista originale.
Trama.
New York. Il ricco e potente Steven Taylor, magnate della finanza, è sposato con la bella Emily, giovane di ricca famiglia ed interprete multilingue alla sede dell'ONU, ed insieme vivono in un lussuoso appartamento della città; da tempo, Emily si sente in crisi con Steven e per questo ha instaurato una relazione extraconiugale con l'affascinante David Shaw, pittore squattrinato e bohémien, ma non ha mai trovato il coraggio di lasciare Steven.
Assoldando un detective, Steven scopre la relazione extraconiugale della moglie e si reca a casa di David, con la scusa di voler ammirare alcuni suoi quadri, e gli dimostra di conoscere tutto del suo passato: David è in realtà Winston Lagrange, un ladruncolo specializzato nel legarsi a vecchie e facoltose signore per impossessarsi dei loro averi, che ha imparato a dipingere non a Berkeley, come egli afferma, ma durante le lunghe detenzioni in carcere[2]. Dato il suo passato, Steven ritiene che egli sia la persona adatta per attuare il piano che cova già da tempo: uccidere Emily per ereditarne l'immenso patrimonio. Steven, infatti, sta attraversando gravi problemi economici, che tiene nascosti alla moglie, e ritiene di poterli risolvere, oltre a placare la folle gelosia che lo corrode, eliminandola. Grazie ad un suo astuto stratagemma, David sarebbe venuto in possesso della chiave di Emily e sarebbe entrato in casa in un momento di assenza di Steven.
David, anche se contrariato, accetta: Steven gli ha promesso un compenso di 500.000 dollari, di cui 100.000 anticipati. Ma la sera dell'omicidio mentre Steven, per crearsi un alibi, va a giocare a poker al circolo ed Emily è sola in casa, David non ha il coraggio di uccidere la donna, e manda al posto suo un ex detenuto da lui conosciuto durante i suoi "soggiorni" nelle patrie galere. Ma le cose non vanno come previsto: l'aggressore incappucciato tenta di strangolare Emily ma lei, resistendo forsennatamente, riesce ad uccidere il suo aggressore, e viene trovata al rientro di Steven coperta di sangue ed in stato di shock. Una volta visto il cadavere per terra, credendo sia il corpo di David, Steven gli sfila la chiave dalla tasca inserendola nel mazzo di chiavi di Emily: quella chiave tuttavia non è di Emily, ma è la chiave di casa dell'aggressore.
Mentre il sospettoso detective Karaman si occupa del caso, Steven ricontatta David, rifiutandogli i rimanenti 400.000 dollari del compenso poiché non ha portato a termine il "lavoro". Ma il giovane ha registrato di nascosto l'accordo verbale con Steven, e adesso può ricattarlo a sua volta, minacciandolo di consegnare il nastro alla polizia. Dopo aver svelato la reale identità di David ad Emily che, in lacrime, lo abbraccia e gli chiede perdono promettendogli fedeltà, Steven consegna il denaro a David che sta per salire sul vagone letto di un treno in partenza. Ma nella toilette del compartimento stesso è nascosto Steven, che lo uccide accoltellandolo allo stomaco e si riprende il denaro, ma scopre che David ha mandato una copia della registrazione a casa di Emily.
Contemporaneamente, Emily ha fatto delle ricerche per conto proprio e, oltre alla reale identità di David, ha scoperto anche le gravi lacune economiche del marito, connettendole ad alcuni episodi poco chiari avvenuti prima, durante e dopo il "delitto perfetto"; inoltre è anche riuscita a raggiungere l'appartamento del suo aggressore. Il marito torna a casa dalla stazione e scopre che Emily non ha aperto le lettere, trova quella con la registrazione e la nasconde nella cassaforte, dopodiché va a farsi una doccia mentre Emily, conoscendo la combinazione della cassaforte (la data del loro matrimonio), la apre ed ascolta la registrazione; poi finge di andare ad ordinare del cibo per cena, per consentire così al marito di uscire a riprendersi la chiave di casa di Emily (nascosta sotto una tubatura vicino alla porta di servizio) e scoprirlo. Emily lo affronta rivelando di aver capito tutto, dopodiché tenta di uscire ma Steven la blocca; Emily reagisce dandogli un pugno sull'occhio ma Steven, accecato dalla rabbia, la aggredisce con l'intenzione di ucciderla, ma Emily prende la pistola che porta sempre con sé e gli spara un colpo ferendolo al braccio; dopodiché tenta di nuovo la fuga, ma Steve agonizzante, riprende le forze per attaccare di nuovo la moglie, la quale lo colpisce in faccia con la pistola; Steven tenta di aggredirla nuovamente ma Emily riprende la pistola e uccide Steven sparandogli due colpi al petto.
All'arrivo del detective Karaman, la giovane vedova racconterà tutta la storia, facendogli anche ascoltare la macabra registrazione.
Interpreti e personaggi.
Michael Douglas: Steven Taylor
Gwyneth Paltrow: Emily Bradford Taylor
Viggo Mortensen: David Shaw
David Suchet: Mohamed Karaman
Constance Towers: Sandra Bradford
Doppiatori italiani.
Pino Colizzi: Steven Taylor
Claudia Catani: Emily Bradford Taylor
Luca Ward: David Shaw
Sergio Di Giulio: Mohamed Karaman